Guarda il tuo volto,
Rigato dalle lacrime del dolore.
Fissa i tuoi occhi,
Cerchiati dal nero
Dello sconforto.
Osserva le tue labbra,
In un ghigno contrariato
Che ha costruito
La tua vita,
La tua scelta
Di non essere come gli altri.
Di non vivere come gli altri.
Guarda tutto questo
Amica mia,
Immobile la pupilla
Su quell'immagine di dolore.
E ridi,
Perché peggio non può essere,
Ridi,
Perché il dolore deve finire,
Ridi,
Perché tu sei il sole
E la tua luce crea vita
Intorno alla tua esistenza.
Ridi sempre,
Scaccia il dolore
Di quell'immagine riflessa.
Non lasciare che la notte
Uccida le stelle.
Flavio Coraglia
Tratto da "Libro dei Pensieri 2005" di Flavio Coraglia
Dedicato a Laura Zilli, persona di intelligenza rara.
mercoledì 22 aprile 2009
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